Hermione era felicissima. Per la prima volta nella storia della famiglia Malfoy, si sarebbe celebrato un Natale Babbano. Ebbene, incredibile ma vero.
Del resto era anche incredibile che lei e Draco Malfoy fossero una coppia stabile che conviveva ormai da mesi.
Eppure, quella era la sua vita da ormai più di un anno, dopo che avevano affrontato letteralmente l’inferno per realizzare che potevano essere felici insieme.
Per Hermione quel Natale era particolarmente speciale: sarebbero venuti tutti, e con tutti si intendevano Harry, Ginny, persino Ron!, Narcissa e infine...i suoi genitori.
Sebbene ormai lei e Narcissa avessero un ottimo rapporto e Draco avesse conosciuto i suoi genitori, sarebbe stata la prima volta che entrambe le famiglie si sarebbero incontrate e avrebbero passato la serata insieme. Harry e Ginny facevano scommesse da Novembre con Blaise e Daphne su come sarebbe finita la serata. Lei li aveva mandati a quel paese con amore diverse volte, ma sapeva che lo facevano per sdrammatizzare. In fondo lei era davvero preoccupata, ma Draco era stato incredibilmente collaborativo e l’aveva rassicurata.
“Mia madre ti adora Hermione, hai salvato suo figlio da morte certa, farebbe di tutto per vederti felice.” Era effettivamente così, del resto il loro rapporto era drasticamente cambiato proprio a causa di una serie di eventi nefasti che avevano legato la ragazza alla famiglia Malfoy. E Narcissa, superata l’iniziale diffidenza, ce la stava mettendo davvero tutta per recuperare il tempo perduto inseguendo un ideale malsano.
La coppia si era divertita a decorare la loro casa, un elegante cottage nel Surrey, e Hermione era stata divertita da come Draco aveva abbracciato tutto con curiosità.
Certo, per alcune cose erano dovute scendere a compromessi: Hermione aveva deciso che le calze sarebbero state tutte verdi per ovviare al predominante rosso che campeggiava sull’Albero di Natale. Hermione l’aveva voluto decorare senza magia, spiegando a Draco ogni pezzo e lui l’aveva seguita, divertendosi con la magia solo per animare le varie decorazioni.
“Guarda, questo angioletto sembro proprio io, non trovi?”
“Certo, è arrivato lui, l’angelo puntale dell’albero! Sempre il solito narciso!” ma l’aveva detto ridendo e scompigliandogli, i capelli che arrivavano ormai sulle spalle del giovane mago. Era vero che l’angelo, un efebica creatura dal genere non identificabile, era biondo ghiaccio, con un viso elegante e raffinato come quello del suo amato. “Sei effettivamente un po’ angelico con questo nuovo look.” gli sussurrò all’orecchio. Draco le sorrise, un sorriso tutto tranne che timorato. “Sappiamo entrambi che non ci crederebbe nessuno…” e la baciò.
“Ahi, mi si sono impigliati i capelli nelle fronde!”
Draco non potè che scoppiare a ridere. “Oh Granger, tu sì che sai come mantenere l’atmosfera romantica.”
Hermione lo spinse via e gli fece la linguaccia mentre Draco sollevava un altra decorazione. La strega si sentì sfiorare i capelli e vide un altro angioletto, di pezza, non di porcellana, con le guanciotte rosse e i ricciolini di lana. “Ecco, questa sei tu invece.”
La ragazza guardò l’angioletto, tenero e arruffato, sospeso vicino all’angelo puntale, elegante e aggraziato. Lo sguardo omicida che raggiunse Draco fu abbastanza eloquente.
“Ripetimi, perché sto con te?”
“Perché sono un fidanzato adorabile che ti ricopre di attenzioni?”
“Ti giuro Malfoy a volte ti vorrei strangolare, un po’ come i bei vecchi tempi.”
Lui abbassò i due angioletti, adagiandoli con un colpo di bacchetta sulla scatola delle decorazione e poi si avvicinò di nuovo a lei. “Ma puoi sempre farlo Granger. Dopo, a letto.”
“Oh sì, e ti leverò quel sorrisone dalla faccia ma prima dobbiamo finire l’albero, e quello va in cima, non puoi metterlo ora!”
Lui le sorrise, e lei sentì il cuore riempirsi di amore. “Continuiamo allora. Non vedo l’ora di vedermi sulla punta dell’albero.”
Il pomeriggio passò così, fra risate, battute, baci e infine...arrivò il momento del puntale. Hermione gli sorrise, mentre era abbracciata a lui rimirando il loro lavoro. “Vuoi fare tu gli onori, Angelo del Natale?” gli chiese porgendogli la stauetta. Il ragazzo fu colto di sprovvista. “Non era un gesto importantissimo? L’ultimo tassello?”
“Esatto. E perciò vorrei che lo facessi tu, il nostro primo Natale almeno” Draco sorrise leggermente, non il solito sorriso malizioso, ma quello raro che riservava solo a lei e al massimo a sua madre.
Il mago era alto, quindi dovette salite solo uno dei scalini del piccolo sgabello adiacente all’albero. Con uno slancio aggraziato appoggiò il soave angelo sulla punta.
Guardò Hermione, aspettando un suo cenno di assenso, che arrivò sotto forma di bacio sulle dita.
Scendendo, Draco afferrò quelle dita che tanto gli erano care, per poi avvolgere Hermione in un abbraccio. Soddisfatti, rimirarono il loro primo albero.
“Ce l’abbiamo fatta no?”
“Dire di sì Malfoy. Ora dobbiamo solo sopravvivere alla cena di Natale.”
Il bacio sulla nuca arrivò lieve nascondendo un sorriso divertito.
“Ce la faremo Granger, ormai siamo abituati a qualsiasi cosa.”
E rimasero così ancora per un po’, nel silenzio illuminato dalle decorazioni, pensando che il loro più grande regalo era già lì, in quel salone addobbato.
Loro due.